Fermenti lattici: a cosa servono e quando utlizzarli

Microbiota Intestinale

Dal medico o dal proprio farmacista di fiducia spesso si sente parlare di Fermenti Lattici. Ma cosa sono? A cosa servono? E quando utilizzarli?

Sfatiamo tutti i falsi miti e facciamo chiarezza.

  • La Flora Batterica Intestinale

Prima di parlare di Fermenti Lattici è opportuno introdurre il concetto di ” flora batterica intestinale “. L’intestino di ciascun essere vivente, in tutte le sue pareti e villi intestinali, è colonizzato da moltissimi microrganismi che, nel loro insieme, costituiscono la flora batterica. In quello umano albergano infatti circa 500 specie batteriche, sia anaerobiche, come i bifidobatteri localizzati principalmente nel colon, che aerobiche, come i lattobacilli concentrati nell’intestino tenue. Assieme in uno stato di mutuo equilibrio albergano anche miceti, clostridi e virus che in condizioni di equilibrio non esercitano alcun effetto patogeno. In condizioni normali, la flora batterica è infatti in perfetta simbiosi con l’organismo.

 

Il Microbiota Intestinale, lente di ingrandimento
Il Microbiota Intestinale, lente di ingrandimento

 

 

  • Quali sono le funzioni della flora batterica intestinale?

La flora batterica intestinale svolge un ruolo importante nel nostro organismo sotto molteplici punti di vista.

  1. La flora batterica ha un ruolo TROFICO, di nutrimento. I batteri presenti nel nostro intestino contribuiscono alla digestione e fermentazione del materiale indigerito. In queste sedi si producono acidi grassi a catena corta, come l’acido acetico, propionico e butirrico che svolgono ruoli neuroprotettivi, antiossidanti ed energetici.
  2. La flora batterica ha una funzione PROTETTIVA contro la colonizzazione di batteri patogeni. Ricoprendo totalmente infatti la superficie intestinale genera un effetto barriare invalicabile impedendo l’adesione dei batteri patogeni alla mucosa intestinale
  3. La flora batterica ha un importanza nel SISTEMA IMMUNITARIO modula i fenomeni infiammatori e può contrastare l’attività di tossine introdotte con l’alimentazione.
    La Flora Batterica Intestinale
    La Flora Batterica Intestinale – buoni e cattivi

     

Nel suo equilibrio simbiotico talvolta la flora batterica intestinale può tuttavia alterarsi provocando disbiosi

  • Cosa provoca disbiosi?

Sono davvero molti i fattori che possono alterare la flora batteria intestinale (disbiosi) sia fisici che emozionali (stress, gravidanza) così come le abitudini scorrette (alimentazione non sana, fumo, alcool) e le terapie farmacologiche (antibiotici, antidepressivi, lassativi). Abbassandosi il livello di batteri buoni, l’equilibrio si altera a favore dei batteri cattivi che proliferano a livello intestinale. Tali microorganismi patogeni sono particolarmente pericolosi in quanto potenzialmente capaci di colonizzare altre aree del corpo provocando infezioni vaginali e gentiali, respiratorie, gastrointestinali e persino dentali. In caso di disbiosi si verifica anche una alterazione del trofismo intestinale con possibile assorbimento di allergeni e tossine capaci di scatenare allergie e malattie autoimmuni.

Disbiosi
Disbiosi – Le cause

A questo punto, compresa la disbiosi ed il ruolo della flora batterica intestinale si può procedere

  • Fermenti lattici: perchè utilizzarli!

Per ristabilire il giusto equilibrio del microbiota intestinale, possono venirci in aiuto i fermenti lattici o meglio i probiotici: microrganismi (batteri) che una volta assunti riequilibrano la disbiosi intestinale. Si tratta dunque semplicemente di batteri che normalmente colonizzano il nostro organismo reintegrati dall’esterno. Fondamentale èche, al momento dell’assunzione, i probiotici siano attivi e vitali per potersi così riprodurre nell’intestino e ripopolarlo nelle sue giuste proporzioni. La durata del ciclo di terapeutico vaira a seconda dei sintomi.

  • Quali fermenti lattici utilizzare

I probiotici che funzionano maggiormente sono quelli specie-specifici ovvero nel nostro caso derivati da ceppi umani. Esistono due grandi classi di fermenti lattici: i “Lactobacillus” ( L. Acidophilus, L. Rhamnosus, L. reuteri,) ed i “Bifidobacterium” (B. Bifidum, il B. Longum, il B. Breve e il B. infantis). In base alle necessità si preferirà un ceppo piuttosto che un altro: in caso di disbiosi fermentativa (dovuta ad un eccesso di carboidrati che appunto fermentano) i probiotici più indicati sono quelli della famiglia dei Lactobacilli, mentre in caso di disbiosi putrefattiva (causata spesso da un eccesso di grassi e proteine) sono più utili i Bifidobatteri. In età pediatrica in caso di coliche addominali e diarrea studi clinici hanno indicato come miglior probiotico il Lactobacillus reuteri (Dicoflor, Reuterin). In caso di infezioni urinarie invece i probiotici invece più utilizzati sono il Lactoacillus Paracasei (Florberry) il Lactobacillus Acidophulus e Bifidobacterium BB 12 (Ferzym NoCist)  ed il lactobacillus Rhamnosus e Reuteri (Dicoflor Elle)

  • Come assumere fermenti lattici

I fermenti lattici si consiglia di assumerli quotidianamente, prima dei pasti o comunque lontano dagli stessi. Laddove siano associati a diarrea o vomito, quindi perdita di liquidi, è opportuno associare al probiotico dei farmaci capaci di arrestare la perdita dei liquidi (Tiorfix, Nausil, Diosmectal, Imodium) in modo che i fermenti lattici possano agire sulla disbiosi senza essere espulsi. Se i liquidi persi sono eccessivi è opportuno reintegrare soluzioni saline e tamponi acido base in modo da ripristinare l’equilibrio elettrolitico dell’organismo (Dicodral, Prereid, Chetodral).

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