Cosa è il diritto di chiamata notturno? Come funziona il servizio notturno? E di quanto è aumentato?
Le Farmacie svolgono il servizio negli orari lavorativi diurni e di norma fino alle ore 20.00 a battenti aperti. Tuttavia le Farmacie devono garantire l’approvvigionamento di farmaci anche durante gli orari notturni: per questo motivo esistono eque turnazioni che garantiscono sempre la disponibilità di una farmacia notturna.
Dalle ore 20:00 in poi si inizia l’attività lavorativa a battenti chiusi. La disponibilità di una farmacia e di un farmacista durante questi orari è regolamentata da leggi regionali che possono essere riassunte in questo modo:
- Farmacie rurali o di piccoli comuni: la Farmacia può effettuare notturno a rotazione con i comuni limitrofi o comunque su chiamata.
- Farmacie comuni di medie dimensioni <50.000 abitanti: la Farmacia deve effettuare notturno a rotazione con le farmacie dello stesso comune; il notturno può essere su chiamata.
- Farmacia comuni di grandi dimensioni >50.000 abitanti: la Farmacia deve effettuare notturno a rotazione con le farmacie dello stesso comune; il notturno può essere su chiamata ma sussiste l’obbligo di pernottamento del farmacista all’interno della farmacia.
Il diritto di chiamata notturno
Il diritto di chiamata notturno è il valore che la farmacia di turno addebita al cittadino nel momento in cui lui si rivolge al farmacista durante l’orario di chiusura della farmacia a battenti chiusi. Esso si applica per la dispensazione di Farmaci, Sop ed OTC; la riscossione è omessa quando il cittadino presenta una ricetta rossa mutualistica redatta dalla guardia medica o dal pronto soccorso poichè in questo caso il diritto notturno è rimborsato dal sistema sanitario nazionale.
L’aumento del diritto di chiamata notturno
Dal 1993 ad ottobre 2017 il diritto addizionale è stato di €3,87, in seguito agli ultimi decreti è stato aggiornato ad un importo di 7.50 € (durante la chiusura notturna) e 10.00 € per le farmacie rurali sussidiate. La norma nazionale prevede invece l’aggiornamento del diritto notturno ogni due anni, con un aumento quindi lento e progressivo nel tempo, che non causerebbe stupore. Tuttavia l’aumento del diritto notturno è rimasto bloccato per 24 anni, risulta quindi comprensibile il suo raddoppio.

Obbligo di intervento.
I casi in cui il farmacista è tenuto a rispondere alla chiamata non sono specificati da una legge nazionale poichè il servizio notturno è regolato da apposite leggi regionali. Esistono tuttavia alcune linee guida di obbligo di intervento:
- Ricetta medica urgente, dichiarata tale dal medico prescrittore con apposizione e specifica della natura dell’urgenza direttamente in ricetta
- Situazione di urgenza, riconosciuta tale dal farmacista. Per i farmaci che non richiedono prescrizione medica, il farmacista può scegliere di intervenire anche in assenza della stessa se ritiene che la richiesta del cittadino sia effettivamente urgente; è ovvio che se il farmaco richiede prescrizione medica l’intervento del farmacista non avviene se non in possesso di quest’ultima.
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